San Francesco al Prato, risalente alla metà del XIII sec., è stata un'importante chiesa francescana della città, annessa all'omonimo convento, sede dei Frati Minori Conventuali e dello Studium Medievale.
Documentazione risalente al sec. XII indica che è sorta sopra l'antica chiesa di Santa Susanna, da cui prende il nome l'intero rione.
È stata costruita sulla base del prototipo della Basilica di San Francesco d'Assisi, con la chiesa superiore sovrapposta a quella inferiore (ex Santa Susanna), in cui era collocato il sepolcro del Beato Egidio, il terzo 'compagno' a seguire Francesco d'Assisi, dopo Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani.
Più volte la chiesa, nel corso dei secoli, ha avuto problemi di staticità, dovuti a movimenti franosi e terremoti, per questo motivo nel tempo è stata più volte ristrutturata.
Gli interventi di contenimento, quali le aggiunte di cappelle laterali rinascimentali e i rivestimenti interni settecenteschi, se pur fatti per frenare il degrado, hanno alterato l'originaria configurazione gravando maggiormente sul suolo; conseguentemente si è provveduto alla demolizione delle volte pericolanti.
È stata definita il “Pantheon” di Perugia perché ha accolto le spoglie di uomini illustri della città – come il Beato Egidio, compagno di San Francesco - e successivamente delle nobili famiglie perugine che fecero costruire monumenti funerari adornandoli con opere di grandi maestri (Bonfigli, Perugino, Pinturicchio, Raffaello, Alfani, ecc...).
I dissesti subiti dalla chiesa facilitarono le spoliazioni napoleoniche, tanto che un terzo delle opere requisite in Umbria proveniva da San Francesco al Prato. Il successivo passaggio al Demanio avvenuto con l'unità d'Italia e nuovi trafugamenti hanno completato l'opera di spoliazione.
Dopo anni di abbandono, nel 1926 sono iniziati i lavori di ripristino e si decide di tornare al primitivo impianto gotico. La facciata viene ricostruita e completata da Pietro Angelini come era all'origine, seguendo la traccia del dipinto di Benedetto Bonfigli (il Gonfalone di San Bernardino, del 1465).
Negli anni '60 furono rimosse le contropareti barocche di Pietro Carattoli e venne realizzato un cordolo strutturale in cemento armato a doppia parete per il tetto della navata e una copertura provvisoria con capriate in ferro.
Per molti anni la chiesa è rimasta con la scenografia naturale dell'abside a cielo aperto, ospitando eventi culturali quali Umbria Jazz.
A partire dal 1995, grazie alla collaborazione fra Amministrazione Comunale e Soprintendenza Archeologia, Beni Artistici e Paesaggio dell'Umbria2019, prese il via un intervento di restauro e consolidamento della ex-Chiesa, con il quale venne realizzata una palificata perimetrale per risolvere i problemi in fondazione, svuotato il livello ipogeo della chiesa, realizzato un nuovo solaio per ridividere i due livelli e ricostruita la copertura della sola navata con capriate in legno.
A questa prima fase seguirono i lavori sull'involucro del fabbricato con la copertura del transetto con capriate in legno analoghe a quelle della navata, con la chiusura dell'abside con una vetrata semicircolare e un tetto piano con struttura in acciaio e con il completamento delle opere di recupero e restauro delle pareti interne alla chiesa e alle cappelle adiacenti; questo secondo sralcio di interventi si concluse nel 2011.
A partire dal 2015, sulla base di un nuovo progetto, redatto dall'arch. Bruno Signorini con Signorini Associati, sono state realizzate le opere di rifunzionalizzazione per trasformare l'edificio in un auditorium polifunzionale da 511 posti a sedere; i lavori si sono conclusi nel 2019.
Nel 2024, dopo l'affidamento delle attività di gestione ad una società esterna, è iniziata ufficialmente la prima stagione di concerti ed eventi culturali dell'Auditorium di San Francesco al Prato.
In seguito all’apertura della prima stagione di concerti presso l’Auditorium di San Francesco al Prato, si è manifestata l’esigenza di accrescere la funzionalità della sala attraverso l’installazione permanente di opere e dispositivi tecnologici. Tale potenziamento strutturale si articola in quattro specifiche categorie di interventi:
Descrizione Intervento | Spesa prevista | |
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1 | Fornitura e posa in opera di un sistema di oscuramento della superficie vetrata dell’abside | 18.300,00 |
2 | Realizzazione di poggiatesta in tessuto per ottenere la protezione delle poltrone dall’usura, attinente la dotazione di arredi | 25.620,00 |
3 | Adeguamento dell’impianto di diffusione audio, attraverso l’installazione di un sistema digitale di sonorizzazione e controllo dell’acustica dell’Auditorium, finalizzato al miglioramento della performance sonora della musica eseguita dal vivo | 50.020,00 |
4 | Adeguamento dell’impianto di illuminazione del palco, mediante la posa in opera di due ulteriori americane motorizzate, finalizzato all’incremento delle possibilità di impiego dell’impianto luci del palco ed, indirettamente, al conseguimento di un livello maggiore di tutela e protezione della sicurezza dei tecnici dello spettacolo | 32.940,00 |
Totale spesa prevista: | 126.880,00 |
Nel dettaglio, gli interventi sopra elencati consistono in:
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