Auditorium di San Francesco al Prato

Anno 2024

Il bene prima dei lavori

Informazioni Storiche

San Francesco al Prato, risalente alla metà del XIII sec., è stata un'importante chiesa francescana della città, annessa all'omonimo convento, sede dei Frati Minori Conventuali e dello Studium Medievale.

Documentazione risalente al sec. XII indica che è sorta sopra l'antica chiesa di Santa Susanna, da cui prende il nome l'intero rione.

È stata costruita sulla base del prototipo della Basilica di San Francesco d'Assisi, con la chiesa superiore sovrapposta a quella inferiore (ex Santa Susanna), in cui era collocato il sepolcro del Beato Egidio, il terzo 'compagno' a seguire Francesco d'Assisi, dopo Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani.

Più volte la chiesa, nel corso dei secoli, ha avuto problemi di staticità, dovuti a movimenti franosi e terremoti, per questo motivo nel tempo è stata più volte ristrutturata.

Gli interventi di contenimento, quali le aggiunte di cappelle laterali rinascimentali e i rivestimenti interni settecenteschi, se pur fatti per frenare il degrado, hanno alterato l'originaria configurazione gravando maggiormente sul suolo; conseguentemente si è provveduto alla demolizione delle volte pericolanti.

È stata definita il “Pantheon” di Perugia perché ha accolto le spoglie di uomini illustri della città – come il Beato Egidio, compagno di San Francesco - e successivamente delle nobili famiglie perugine che fecero costruire monumenti funerari adornandoli con opere di grandi maestri (Bonfigli, Perugino, Pinturicchio, Raffaello, Alfani, ecc...).

I dissesti subiti dalla chiesa facilitarono le spoliazioni napoleoniche, tanto che un terzo delle opere requisite in Umbria proveniva da San Francesco al Prato. Il successivo passaggio al Demanio avvenuto con l'unità d'Italia e nuovi trafugamenti hanno completato l'opera di spoliazione.

Dopo anni di abbandono, nel 1926 sono iniziati i lavori di ripristino e si decide di tornare al primitivo impianto gotico. La facciata viene ricostruita e completata da Pietro Angelini come era all'origine, seguendo la traccia del dipinto di Benedetto Bonfigli (il Gonfalone di San Bernardino, del 1465).

Negli anni '60 furono rimosse le contropareti barocche di Pietro Carattoli e venne realizzato un cordolo strutturale in cemento armato a doppia parete per il tetto della navata e una copertura provvisoria con capriate in ferro.

Per molti anni la chiesa è rimasta con la scenografia naturale dell'abside a cielo aperto, ospitando eventi culturali quali Umbria Jazz.

A partire dal 1995, grazie alla collaborazione fra Amministrazione Comunale e Soprintendenza Archeologia, Beni Artistici e Paesaggio dell'Umbria2019, prese il via un intervento di restauro e consolidamento della ex-Chiesa, con il quale venne realizzata una palificata perimetrale per risolvere i problemi in fondazione, svuotato il livello ipogeo della chiesa, realizzato un nuovo solaio per ridividere i due livelli e ricostruita la copertura della sola navata con capriate in legno.

A questa prima fase seguirono i lavori sull'involucro del fabbricato con la copertura del transetto con capriate in legno analoghe a quelle della navata, con la chiusura dell'abside con una vetrata semicircolare e un tetto piano con struttura in acciaio e con il completamento delle opere di recupero e restauro delle pareti interne alla chiesa e alle cappelle adiacenti; questo secondo sralcio di interventi si concluse nel 2011.

Lo stato attuale

A partire dal 2015, sulla base di un nuovo progetto, redatto dall'arch. Bruno Signorini con Signorini Associati, sono state realizzate le opere di rifunzionalizzazione per trasformare l'edificio in un auditorium polifunzionale da 511 posti a sedere; i lavori si sono conclusi nel 2019.

Nel 2024, dopo l'affidamento delle attività di gestione ad una società esterna, è iniziata ufficialmente la prima stagione di concerti ed eventi culturali dell'Auditorium di San Francesco al Prato.

Interventi previsti

A seguito della recente apertura della prima stagione di concerti nell'Auditorium di San Francesco al Prato, è emersa la necessità di migliorare in modo permanente la funzionalità della sala mediante la dotazione di manufatti ed apparati tecnologici di seguito descritti:

  1. Realizzazione di un sistema di oscuramento della superficie vetrata dell’abside, attinente la dotazione scenotecnica;
  2. Realizzazione di poggiatesta in tessuto per ottenere la protezione delle poltrone dall’usura, attinente la dotazione di arredi;
  3. Adeguamento dell’impianto di diffusione audio, attraverso l’installazione di un sistema digitale di sonorizzazione e controllo dell’acustica dell’Auditorium, finalizzato al miglioramento della performance sonora della musica eseguita dal vivo;
  4. Adeguamento dell’impianto di illuminazione del palco, mediante la posa in opera di due ulteriori americane motorizzate, finalizzato all’incremento delle possibilità di impiego dell’impianto luci del palco ed, indirettamente, al conseguimento di un livello maggiore di tutela e protezione della sicurezza dei tecnici dello spettacolo.

Nel dettaglio, gli interventi sopra elencati consistono in:

  1. Realizzazione di un sistema di oscuramento della superficie vetrata dell'abside
    La copertura dell’abside è realizzata mediante una superficie vetrata che consente, dalla platea, la visibilità verso parte dell’esterno del complesso. Al fine di preservare tale opportunità ed avere un impatto visuale minimo sulla struttura, il sistema di oscuramento sarà perfettamente mobile ed utilizzato solo quando espressamente richiesto dalle esigenze di scena. L'intervento, inoltre, sarà realizzato ad una altezza tale da salvaguardare il più possibile la visibilità della struttura da parte del pubblico. Il sistema applicato alla vetrata consentirà di sfruttare appieno la funzionalità e la potenzialità dell’Auditorium quale spazio destinato alla realizzazione di eventi culturali e musicali di vario genere, nel rispetto della struttura architettonica del sito. Risulta, inoltre, strumentale alla protezione dell’ampia superficie legnosa, dei tessuti delle poltrone e dei dispositivi digitali residenti dalla permanente esposizione della luce solare. Sotto il profilo prettamente tecnico, l’oscuramento può essere effettuato tramite il posizionamento di due fondali sovrapposti sospesi dal graticcio presente, utilizzando rocchetti e corde con tiri tradizionali (Foto 3 e 4)
    I fondali potranno essere sospesi utilizzando come supporto delle americane a sezione piana che consentirebbero di mantenere da un punto di vista visivo un’uniformità dei materiali in sospensione. Questi saranno realizzati in tessuto oscurante con certificazione antincendio perenne. Per il completamento dell’oscuramento sarà necessario realizzare, inoltre, dei pezzi su misura a copertura dei ballatoi superiori.
  2. Realizzazione di poggiatesta in tessuto per ottenere la protezione delle poltrone dall’usura La protezione delle poltrone posizionate in platea e lungo i due transetti laterali potrà essere garantita tramite un’adeguata copertura realizzata da poggiatesta, al fine di assicurarne la massima durata ed evitare eventuali deterioramenti.
  3. Adeguamento dell’impianto di diffusione audio
    Il sistema di diffusione sonora sarà integrato con l’intervento di correzione acustica in modo da garantire, allo spettatore, la migliore prestazione sonora possibile della struttura. Sarà acquistato e posto in opera un impianto di amplificazione dotato di tutti gli accessori di scena. Dovrà essere prevista l’installazione di un sistema digitale di sonorizzazione e controllo dell’acustica dell’Auditorium, in grado di offrire la miglior performance sonora per qualunque tipologia di musica eseguita dal vivo. L’impianto sarà appeso all’americana frontale così da assicurare un’adeguata copertura dell’intera platea, senza ricorrere ad ulteriori diffusori audio.
  4. Adeguamento dell’impianto di illuminazione del palco
    Si ritiene necessario l’acquisto e la posa in opera di due americane (centrale e fondale), dotate di motori da 500 kg, ad integrazione di quella oggi presente in modo da moltiplicare le possibilità di impiego dell’impianto luci del palco e fornire un’illuminazione adeguata a tutte le possibili esigenze di scena compatibili con la location dell’Auditorium di San Francesco al Prato. L’intervento, oltre alle ragioni di illuminotecnica, mira indirettamente alla tutela e protezione della sicurezza dei tecnici dello spettacolo: per mezzo di tale sistema si andrebbe ad evitare il lavoro in quota che attualmente devono sostenere i tecnici per l’installazione provvisoria di fari ed altre fonti di luce. Le nuove americane, infatti, potranno essere utilizzate per eventuali implementazioni di luci, appendimenti, fondali, led wall e teli da proiezione.
Foto 3 Foto 4

Resoconto economico

Erogazioni ricevute: € 0,00

Valore stimato dell'intervento: € 104.000,00

Erogazioni ricevute: € 0,00

Come donare

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