Descrizione e cenni storici

Il restauro della Porta di Castello di Bagnaia rappresenta un intervento di riqualificazione di un centro storico periferico rispetto alla città di Perugia, che, però, ha avuto nei secoli un ruolo molto rilevante in alcune vicende storiche fondamentali della città.

Il Castello di Bagnaia si trova sull’omonimo colle, punto strategico per sorvegliare la campagna circostante e a sud-ovest del territorio perugino.

È un piccolo centro nel comune di Perugia e il nome deriverebbe dall’antica attività dei bagni intesi come immersione di canapa, lana e stoffe in vasche piene di acqua dei molini.

Il nome di Bagnaia risulta nelle antiche elencazioni delle comunità del contado della seconda metà del Duecento e precisamente il nome si legge per la prima volta nell’elenco del 1256, nel passaggio in cui sono definiti i limiti del territorio sottoposto alla città di Perugia oltre i quali era vietata l’esportazione di grano. Bagnaia appare anche nell’elenco del 1258 come comunità del contado perugino corrispondente a Porta Santa Susanna con i castelli di Poggio delle Corti, Monte Petriolo, Ospedale di Fontignano e ville di Pilonico. Nella riformazione dei priori del comune di Perugia il contado cittadino è elencato nuovamente nel 1262 e ogni comunità risulta assegnata ad una delle cinque porte della città.

In queste elencazioni duecentesche Bagnaia viene definita “villa”, segno del fatto che in origine non si trattava di un centro fortificato. Solo nello Statuto del Comune di Perugia redatto tra il 1523 e il 1528 Bagnaia assume la connotazione di “Castrum” retto da vicariato.

La fortificazione di Bagnaia risale quindi al periodo compreso tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento.

Una volta resa castello, Bagnaia era accessibile da un’unica via e fu interamente circondata da un fossato. La cinta muraria a pianta quadrata presentava quattro torri in corrispondenza degli angoli.

Un altro documento certifica che l’Abbazia di San Pietro a Perugia nel 1348 rivendicò la proprietà di una ricca tenuta nel distretto del castello, accusando il comune di averla occupata abusivamente con il pretesto della chiamata del monastero a contribuire alle spese militari della città in guerra contro Siena e Cortona. Inoltre, il Castello di Bagnaia nel luglio 1365 fu usato dalle truppe tedesche della Compagnia Nera di Baumgarten come accampamento prima dello scontro con i mercenari anglo-ungheresi della Compagnia Bianca di Giovanni Acuto, mandati dal papa per sottomettere Perugia. La battaglia si svolse nella piana a ovest di Bagnaia, ancora oggi nota come Pian della Battaglia, e lì la Compagnia Bianca fu annientata e dispersa dopo aver condotto numerose incursioni nel territorio umbro e italico.

La battaglia dl 1365 ebbe rilevanza nazionale e il comune di Perugia proprio a Bagnaia fece erigere appositamente una cappella dedicata a San Nicolò e stabilì la ricorrenza di una fiera memorabile come esente da gabelle. La chiesa non risulta più in alcuna fonte successiva al XVII secolo.

Nel XV secolo, il castello fu poi assediato e occupato da Braccio Fortebraccio da Montone prima della conquista della città di Perugia.

La funzione di borgo fortificato durò fino alla prima metà del Cinquecento. Il Castello di Bagnaia, infatti, muta la sua fisionomia urbanistica aprendo le porte e le finestre delle mura e consegnando una delle quattro torri a tale Girolamo di Marco Aurelio Canta Gallina perché potesse utilizzarla come colombaia.

Sotto il dominio napoleonico l’Umbria, Perugia e Castello di Bagnaia entrano nella nuova organizzazione territoriale della Repubblica Romana. Nel 1809 Castel del Piano, Bagnaia e Pila sono compresi nell’unico comune di Spina, primo cantone rurale.

Allo stato attuale dell’antico castello rimangono le due opposte porte e lo stretto passaggio che conduceva all’interno della porta nord, ora adibito a galleria permanente di murales recenti, e una delle torri perimetrali è stata rifunzionalizzata a campanile della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo.


Interventi

La Porta oggetto di restauro si apre verso sud. A livello strutturale sono ricostruibili due arcate, l’una comprendente l’altra, e si presenta ad un primo esame in buone condizioni. Questa peculiare struttura è evidente solo guardando la porta dal lato interno, mentre dall’esterno l’arco risulta essere unico, a tutto sesto in conci di travertino. Osservando la porta dal lato interno si può notare, infatti, un alto arco a sesto acuto di conci in travertino molto rifiniti che ingloba l’apertura effettiva minore ad arco a tutto sesto, corrispondente dimensionalmente alla metà inferiore dell’arcata maggiore stessa. Le pareti laterali sono in muratura incoerente di pietra arenaria e mattoni in laterizio, stesso materiale scelto per l’interno della porta stessa e per gli archi.

La facciata rivolta verso l’esterno del Castello presenta gli effetti di fenomeni di gelività, ovvero danni causati dal gelo e dal disgelo dell’acqua presente penetrata all’interno del travertino. È probabile che la leggera alveolizzazione di questo materiale, cioè la formazione di piccole cavità nella superficie della roccia, sia un effetto collaterale della cristallizzazione di sali portati da infiltrazioni di acqua piovana. Inoltre, sia nell’arco minore a tutto sesto in travertino, sia nell’arco maggiore a sesto acuto, visibile nella facciata interna del castello, vi sono fenomeni di annerimento a chiazze, con ogni probabilità dovuti all’azione nociva di agenti atmosferici.

In particolare, nella facciata interna della porta è presente una sottile patina biologica aderente alla superficie muraria. L’intervento che propone Art Bonus Perugia, quindi, prevede:

Rimozione dei depositi superficiali di polveri e guano, grazie ad un’operazione preliminare a secco con pennellesse, spatole ed aspiratori.

Disinfezione mediante biocida in due stesure, di cui la seconda 7-10 giorni dopo.

Pulitura con idropulitrice, ad acqua calda e a bassa pressione;

Seconda pulitura con acqua e sabbia, a bassissima pressione nei punti in cui lo sporco è più resistente.

Lavaggio e pulizia del mattone in laterizio.

Stuccatura e microstuccatura in corrispondenza delle fessurazioni e mancanze nelle sezioni in travertino.

Stuccature generalizzate sul laterizio interno alla porta.

Trattamento finale di disinfestazione mediante biocidi a lento rilascio per prevenire la formazione di micro e/o macroflora.

Resoconto economico

Erogazioni ricevute: € 100,00

Valore stimato dell'intervento: € 5.000,00

Erogazioni ricevute: € 100,00

Situazione al 21 ottobre 2022

Come donare

DONAZIONE ONLINE

La donazione online avviene attraverso la piattaforma regionale PagoUmbria che dà la possibilità di effettuare pagamenti tramite Carta di Pagamento o con Bonifico bancario.

Sarà necessario compilare i campi proposti ed compilare il campo Causale del versamento scrivendoci:  "ART BONUS Porta del Castello di Bagnaia".


DONAZIONE CON BONIFICO BANCARIO

Il bonifico dovrà riportare le seguenti informazioni:

COMUNE DI PERUGIA
Corso Vannucci N. 19 - PERUGIA
P.Iva 00218180545 - C.F. 00163570542
Tesoriere Comune di Perugia
UNICREDIT Spa Corso Vannucci 39
IBAN: IT07D0200803027000029502587

Nella causale del versamento è necessario indicare:  «ART BONUS Porta del Castello di Bagnaia» e dal codice fiscale  del donatore.


POSIZIONE DEL BENE