Descrizione e cenni storici

Il Monumento ai Caduti nella prima e seconda guerra mondiale di San Martino in Campo risale agli anni Cinquanta. Si tratta di un obelisco in travertino con alla base un plinto poggiante su un podio costituito da tre gradini progressivamente meno ampi. In asse, di fronte all’obelisco, c’è una lampada votiva su un tripode in ferro che illumina i due cippi disposti obliquamente e rivolti verso il centro; sulla loro superficie è possibile leggere l’elenco in lettere di bronzo dei nomi dei caduti, alla memoria dei quali è dedicato l’intero monumento. Sopra il plinto che sorregge l’obelisco, a mezza altezza vi sono quattro aquile disposte in corrispondenza degli spigoli della struttura. L’area è delimitata da elementi in ferro.

Il monumento si trova lungo la strada comunale che da Ponte San Giovanni conduce verso Deruta e Marsciano. Risulta circondato da abitazioni dove risiedono comuni cittadini di San Martino in Campo.

È interamente lavorato in pietra locale e travertino e presenta lievi alterazioni cromatiche dovute all’esposizione esterna. È possibile notare leggere macchie di annerimento causate da depositi biologici e ossido di carbonio effetto dell’esposizione alla viabilità carrabile adiacente. Gli elementi in ferro, invece, hanno chiari segni di ossidazione.

Nonostante in generale si presenti in buone condizioni possono essere messi in atto alcuni accorgimenti per raggiungere una ancor migliore condizione conservativa.

Interventi

L'intervento previsto per il restauro dell'opera consiste nelle seguenti fasi operative:

• Trattamento preliminare a secco al fine di rimuovere i depositi superficiali con pennellesse, spatole e aspiratori. Quest’operazione eliminerà il guano esteso non solo all’obelisco, ma anche al basamento.

• Disinfezione mediante biocida in due stesure di cui la seconda 7-10 giorni dalla prima esteso all’obelisco e al basamento.

• Disinfestazione mediante applicazioni localizzate di biocida nei punti dove l'attacco biologico è più aggressivo.

• Stuccatura delle lastre sconnesse e microstuccatura in presenza della fessurazione.

• Pulitura con impianto di idropulitrice ad acqua calda a bassa pressione applicata all’obelisco e al basamento.

• Pulitura con acqua e/o sabbia a bassissima pressione dove lo sporco è più resistente.

• Trattamento di arresto ossidazione di elementi di ferro.

• Trattamento finale di disinfestazione mediante biocidi a lento rilascio per prevenire la formazione di micro e/o macroflora.

• Sistemazione esterna con ricarico di breccino come l'esistente.