Manoscritto cartaceo copiato a Bologna nel 1446 da Antonio Tridentone per Niccolò Volpi, di 109 cc. e mm. 345 x 240. Legatura in cartone ricoperto di pergamena.
Contiene le Commedie di Terenzio, ampiamente annotate nei margini probabilmente dallo stesso Niccolò Volpi, umanista vicentino; è poi appartenuto ad un Ludovico Trissino ed è successivamente entrato in possesso dell'umanista perugino Francesco Maturanzio, in fine passato al monastero di San Pietro per suo legato.
Il manoscritto presenta strappi nella coperta e margini delle carte iniziali laceri, in particolare carta 18 ha perso un frammento, contenente testo che deve essere risarcito.
Il restauro prevede lo smontaggio del primo fascicolo e della coperta, il lavaggio, ricollatura, risarcimento e sutura delle carte strappate, nonché la velatura dove necessario, senza scucitura; il risarcimento e recupero della legatura originale con nuova indorsatura su nuovi piatti.