"Il 17 maggio 1864 venne affisso un bando di concorso del Municipio di Perugia per erigere il monumento celebrativo per i caduti del 20 giugno 1859 e del 14 settembre 1860… Infine con voto segreto si approvò il bozzetto B del Salvatori… in seguito si decise di costruirlo all'interno del cimitero in modo da mettervi anche le tombe delle vittime… Il 20 giugno 1875 venne inaugurato il monumento al XX Giugno.”
Il monumento custodisce anche le ceneri di Domenico Lupattelli, popolano perugino fucilato assieme ai Fratelli Bandiera il 1844 a Cosenza. Il 12 settembre 1868 le sue ceneri vennero riportate a Perugia e Luigi Bonazzi terminò così il suo discorso funebre: “Ora va, buon popolano a proseguire il tuo sonno di morte con gli altri nostri martiri. Se diverse sono le vittime, uno è il carnefice, il dispotismo e le armi che vi uccisero le benedisse tutte il pontefice”.
Dall'esame visivo, l'edicola ed i cippi , sono alterati da una patina scura su gran parte della la superficie lapidea dei manufatti.
Possibili incrostazioni dovute ad agenti biologici tipo muffe muschi e licheni.
I fenomeni di alterazione cromatica, si nota un generale annerimento del paramento lapideo dell'edicola generato da un possibile deposito superficiale di polveri.
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