Porta d'ingresso del Comune di Perugia, della Galleria Nazionale dell'Umbria e delle due maggiori corporazioni medievali (il Nobile collegio della Mercanzia e il Nobile collegio del Cambio), il portone, detto “Atrio” di Palazzo dei Priori risalente al 1326, è conosciuto anche come “Portone del Magnifico Portale” e “Portale dei Patroni”. Il Primo appellativo identifica nel portone la parte in legno e nel portale la struttura architettonica a sesto pieno che lo circonda. Il secondo invece trova il suo significato nelle tre statuette, rappresentanti i santi protettori della città, situate nella lunetta superiore al portone.
Questo è particolarmente importante sia dal punto di vista artistico che simbolico poiché in ognuna delle 39 decorazioni che ne compongono lo strombo è possibile trovare un preciso significato. Tra queste spicca l'alleanza politica del Comune di Perugia con la casa D'Angiò, visibile nei tanti gigli angioini rappresentati sulla facciata principale di Corso Vannucci e sulle parete più alte prospicienti Via dei Priori verso l'angolo di Via della Gabbia.
Il portale, progettato da Giovanni Pisano nel 1317 e costruito sotto la direzione di Ambrogio Maitani che ha costruito però solo le tre statue presenti nella lunetta. risulta in contrasto con lo stile e le proporzioni del monumento che lo ospita e più adatto ad un edificio religioso.
L'opera è stata oggetto di un intervento di restauro alla fine degli anni novanta e lo stato di conservazione della struttura è complessivamente buono, ma la verniciatura risulta completamente inaridita e non svolge più la funzione di protezione della superficie del legno. Anche le stuccature presentano inaridimento e ritiro, lasciando sottili fessurazioni sensibili alla penetrazione dell'acqua meteorica. Da questa situazione complessiva risulta particolarmente compromessa anche l'immagine dell'opera, le cui cromie sono molto alterate dallo sbiancamento degli strati di protettivo alterati.
L'intervento di restauro della porta lignea, da eseguirsi in laboratorio, consistente nelle seguenti fasi operative: