Indagine conoscitiva ed ipotesi progettuale
Con sopralluogo presso la Fontana, in data 23 Marzo 2021, è stata riscontrata la caduta a terra, per distacco dalla parete lapidea della vera superiore, di una delle 12 protomi animali in bronzo che servono da boccaio per la fuoriuscita dell'acqua della fontana.
Il rovescio di questo reperto, concavo per la sua tecnica di fusione a cera persa, presenta al centro un tubulo a sezione circolare dallo spessore molto fino, il quale consente frontalmente la fuoriuscita dell'acqua dalla bocca dell'animale.
Tale tubulo si è spezzato provocando la caduta del reperto e le sue pareti, infatti, risultano in avanzato stato di corrosione.
Sul reperto caduto è necessaria la rimozione del vecchio tubulo con l'inserimento di un nuovo boccaio, Il restauro della superficie bronzea e la riadesione alla fontana.
Interventi previsti per il restauro
- Documentazione fotografica prima, durante e dopo il restauro.
- Pulitura a secco degli sporchi di superficie più inconsistenti con pennelli e spazzolini.
- Pulitura con impacchi di alcool etilico e dimetilchetone per sgrassare e rimuovere eventuali prodotti degradati sulle superfici, dovuti a precedenti restauri o protettivi.
- Piccoli provini di pulitura meccanica a bisturi o con specilli per verificare la diversa stratificazione della corrosione e quanto essa possa aver inciso in profondità sulle superfici.
- Impacchi su pasta di cellulosa o cotone idrofilo con soluzioni acquose di EDTA (sale bisodico dell'acido etilendiammintetracetico).
- Rimozione con bisturi dei prodotti di corrosione resi solubili dagli impacchi.
- Ripetuti lavaggi con acqua deionizzata.
- Dove necessario, nuovi impacchi di sali di Rochelles soluti in acqua deionizzata.
- Pulitura meccanica con spazzoline ruotanti in setole su tutte le superfici.
- Rimozione delle vecchie stuccature in malta cementizia attorno alle protomi.
- Eventuali puntature con resina epossidica adeguatamente pigmentata per assicurare una maggiore tenuta statica delle protomi al loro supporto lapideo.
- Nuove stuccature con malte meno invasive, a base di calce idraulica e inerti cromaticamente idonei.
- Consolidamento finale con stesura di cere microcristalline o resine protettive.