Descrizione
La proposta progettuale persegue la finalità di recuperare uno spazio pubblico storico così ricco di qualità armonizzando la domanda di luoghi di socialità con le esigenze funzionali della viabilità, attraverso una serie di azioni già sperimentate e rivelatesi particolarmente efficaci in almeno tre casi recenti: Corso Cavour alto, Piazza Fortebraccio e Piazza Matteotti.
Negli esempi citati, la strategia messa a punto è stata basata sui seguenti assunti:
- guadagnare spazio a favore della pedonalità;
- garantire alla circolazione veicolare la fluidità dei flussi di traffico;
- il raggiungimento dei due precedenti obiettivi mediante l'utilizzo di strumenti a basso impatto visivo, compatibili con le importanti emergenze architettoniche dei luoghi.
Nel caso in questione, il progetto si propone di ridefinire in modo netto gli spazi per la circolazione viabilistica rispetto a quelli riservati alla pedonalità, mediante la realizzazione di un sistema di marciapiedi adeguatamente dimensionati in prossimità delle importanti emergenze architettoniche e leggermente rialzati rispetto alle sedi viarie; una speciale attenzione è stata riservata all'area antistante la Biblioteca Umanistica, dove la memoria storica degli orti e dei giardini che punteggiavano l'intera area del Verzaro (che conserva anche nella toponomastica la traccia dell'antica identità del luogo - il Verziere) è riproposta con la creazione di uno spazio a verde, dotato di elementi di arredo urbano, di fronte alle grandi vetrate della sala di lettura, con lo scopo di creare un filtro visivo rispetto alla circolazione automobilistica, maggiormente consono alle attività della biblioteca ed in grado di introdurre effetti di contrasto all'isola di calore e di veicolare il valore ecosistemico degli alberi "urbani".
L'incremento degli spazi pedonali comporta una ridefinizione degli spazi riservati alla circolazione veicolare e una redistribuzione delle aree riservate alla sosta, sia delle auto sia dei mezzi a due ruote, lungo gli spazi che costeggiano Palazzo Grossi e lungo il paramento murario di Palazzo Pontani in via Francolina, in quanto ritenuti importanti detrattori rispetto alla percezione visiva delle eleganti architetture tardo rinascimentali e ottocentesche che contraddistinguono l'area. L'area di sosta riservata ai grandi mezzi di trasporto adibiti al trasporto del materiale scenotecnico per le attività teatrali è stata individuata nel lato opposto al teatro.