Statue e Arco del Frontone - Teatro dell'Arcadia Elenco di tutti i mecenati di Statue e Arco del Frontone - Teatro dell'Arcadia

Anno 2015

Il bene durante il recupero

Il bene prima dei lavori

Storia

Gli storici giardini del Frontone, nel quartiere di Borgo XX Giugno, o Borgo Bello, sono adiacenti alla basilica di San Pietro e sin dal 1275 è fatta menzione di una piazza, corrispondente all'area degli attuali giardini, adibita a campo di battaglia, dove i perugini prendevano parte al gioco della sassaiola, loro grande passione.

Sotto Braccio Fortebraccio, tra il 1414 e il 1420, lo slargo fu adibito a "piazza d'arme" per le esercitazioni militari dei giovani. Alla fine del Quattrocento i passatempi a sfondo bellicoso lasciarono il posto a nuovi divertimenti come la corsa al palio, i tornei e numerose feste, tanto che i giardini presero il nome di "piazza d'Amore" con Braccio Baglioni.

Alla morte del Baglioni il Frontone venne abbandonato, e lasciato incolto fino al Settecento, quando l'Accademia dell'Arcadia ne fece un luogo di cultura in cui ospitare iniziative e declamare poesie in estate.

Insieme alla sua funzione cambiò anche il suo aspetto: la parte destra e sinistra del giardino furono equilibrate grazie a nuove mura, i rialzi di terra si trasformarono in sedili di travertino e furono piantati lecci e siepi che andarono a delimitare i quattro viali che terminano all'anfiteatro.

Al centro dell'anfiteatro fu sistemato un iniziale prospetto architettonico contenente immagini del Sommo Pontefice e delle sue imprese sottolineate da epigrafi ed iscrizioni di Annibale Mariotti, poi modificato con l'aggiunta dell'ordine superiore di sedili. Nel 1791 venne sistemato al centro dell'emiciclo, sopra il terzo ordine di gradini, un arco in travertino disegnato da Baldassarre Orsini, retto da due colonne e sormontato dal Grifo, destinato ad accogliere una statua del Dio Apollo, protettore dell'Accademia. Nello stesso anno vennero installati “nel suo ingresso più angusto 4 gruppi di pilastri bugnati di mattoni rossi coi loro finimenti di travertino di figura sferica e ottaedra” (Siepi, 1994. P.440)

Nel 1943, all'ombra dei lecci monumentali, furono aggiunte sei statue in pietra di travertino su alti piedistalli, disegnate dalla scultrice ungherese Livia De Kuzmik, che andassero a rappresentare l'Arte e le sue Muse:

  • Clio, colei che rende celebre la Storia, ovvero il canto epico, con una pergamena in mano, spesso srotolata;
  • Euterpe, colei che rallegra, la Poesia lirica, con un flauto o con le tibie;
  • Talia, colei che è festiva, la Commedia, con una maschera comica, una ghirlanda d'edera e un bastone;
  • Melpomene, colei che canta, la Tragedia, con una maschera tragica, una spada e il bastone di Eracle (Ercole);
  • Tersicore, colei che si diletta nella danza, la lirica corale e poi la Danza, con la lira;
  • Erato, colei che provoca desiderio, la Poesia amorosa (poi anche la geometria e la mimica), con il rotolo;
  • Polimnia, colei che ha molti inni, la danza rituale e il canto sacro, ovvero il Mimo, senza oggetti;
  • Urania, colei che è celeste, l'Astronomia e l'epica didascalica, con un globo celeste, o un bastone, o l'indice, puntato al cielo;
  • Calliope, colei che ha una bella voce, l'Elegia, con una tavoletta ricoperta di cera e uno stilo, oppure col rotolo nella sinistra.

Intervento

Stato di Conservazione

Le sei statue presentano il tipico degrado delle opere lapidee esposte all'aperto. L'azione degli agenti atmosferici e la vicinanza con le alberature hanno creato, nel tempo, estese patine biologiche con presenza di muschi e licheni alterando il colore della superficie del travertino. Altri materiali estranei come polvere, terriccio e guano creano depositi sulle zone meno esposte al dilavamento della pioggia. A questo si aggiunge l'alta porosità del travertino e la trasformazione chimica dei sali in esso contenuti. Le patologie di degrado prima descritte concorrono ad aumentare la porosità tipica del travertino aumentandone le cavità (alveoli) in esso contenute alterando le proprietà meccaniche originarie dello stesso. Alcuni atti vandalici hanno causato la mancanza di alcune piccole porzioni di travertino integrate, ad oggi, con stuccature in gesso.

Le gradinate in mattoni, costituite da laterizi e pietra, rilevano delle incongrue stuccature cementizie. Efflorescenze saline, causate da fenomeni di umidità , alterano la cromia originale del mattone. Gli elementi in travertino presentano numerosi distacchi e mancanze.

Intervento Previsto

Il restauro dell'arco e delle sei statue prevede la sistemazione della seduta in mattoni dell'esedra e la ripulitura delle statue.

Gli interventi sono stati suddivisi per interventi preliminari estesi su tutta la superficie, interventi localizzati e puntuali per il paramento in travertino e per il paramento in mattoni.

L'ordine secondo cui sono stati stilati rappresentano l'ordine cronologico delle lavorazioni.

L'intervento preliminare su tutta la superficie consiste nelle seguenti fasi operative:

  • trattamento preliminare a secco con pennellesse, spatole ed aspiratori atto a rimuovere i depositi superficiali, guano…
  • disinfestazione mediante biocida in due stesure di cui la seconda 7 -10 giorni per eliminare la patina biologica.

L'intervento localizzato sul paramento in travertino consiste nelle seguenti fasi:

  • disinfestazione mediante applicazioni localizzate di biocida nei punti dove l'attacco biologico è più aggressivo;
  • riadesione di scaglie mediante resina epossidica e/o consolidamento mediante silicato di etile;
  • operazione di pulitura con impianto di idropulitrice ad acqua calda a bassa pressione e /o lavaggio con acqua distillata e spugna;
  • pulitura chimico fisica mediante impacchi in polpa di cellulosa e successiva estrazione di sali solubili mediante applicazioni di acqua demineralizzata in sospensione con carta assorbente e/o similari nelle zone dove sono presenti le croste detritiche e le patine più estese;
  • operazioni di rimozione con mezzi meccanici, manuali e/o strumentazioni di precisione dove sono presenti le alveolizzazioni del travertino;
  • operazioni di stuccatura finale con malta idonea sul paramento murario in travertino;
  • operazione di macrostuccatura nei casi di mancanza o integrazione in pietra;
  • revisione cromatica e trattamento superficiale per la equilibratura delle stuccature e dei paramenti lapidei;
  • trattamento protettivo impermeabilizzante di elementi lapidei;
  • trattamento finale di disinfestazione mediante biocidi a lento rilascio per prevenire la formazione di micro e/o macroflora.

Resoconto economico

Erogazioni ricevute: € 50.000,00

Valore stimato dell'intervento: € 50.000,00

Erogazioni ricevute: € 50.000,00

Situazione al 20 ottobre 2015


POSIZIONE DEL BENE