Stato di Conservazione
Le sei statue presentano il tipico degrado delle opere lapidee esposte all'aperto. L'azione degli agenti atmosferici e la vicinanza con le alberature hanno creato, nel tempo, estese patine biologiche con presenza di muschi e licheni alterando il colore della superficie del travertino. Altri materiali estranei come polvere, terriccio e guano creano depositi sulle zone meno esposte al dilavamento della pioggia. A questo si aggiunge l'alta porosità del travertino e la trasformazione chimica dei sali in esso contenuti. Le patologie di degrado prima descritte concorrono ad aumentare la porosità tipica del travertino aumentandone le cavità (alveoli) in esso contenute alterando le proprietà meccaniche originarie dello stesso. Alcuni atti vandalici hanno causato la mancanza di alcune piccole porzioni di travertino integrate, ad oggi, con stuccature in gesso.
Le gradinate in mattoni, costituite da laterizi e pietra, rilevano delle incongrue stuccature cementizie. Efflorescenze saline, causate da fenomeni di umidità , alterano la cromia originale del mattone. Gli elementi in travertino presentano numerosi distacchi e mancanze.
Intervento Previsto
Il restauro dell'arco e delle sei statue prevede la sistemazione della seduta in mattoni dell'esedra e la ripulitura delle statue.
Gli interventi sono stati suddivisi per interventi preliminari estesi su tutta la superficie, interventi localizzati e puntuali per il paramento in travertino e per il paramento in mattoni.
L'ordine secondo cui sono stati stilati rappresentano l'ordine cronologico delle lavorazioni.
L'intervento preliminare su tutta la superficie consiste nelle seguenti fasi operative:
- trattamento preliminare a secco con pennellesse, spatole ed aspiratori atto a rimuovere i depositi superficiali, guano…
- disinfestazione mediante biocida in due stesure di cui la seconda 7 -10 giorni per eliminare la patina biologica.
L'intervento localizzato sul paramento in travertino consiste nelle seguenti fasi:
- disinfestazione mediante applicazioni localizzate di biocida nei punti dove l'attacco biologico è più aggressivo;
- riadesione di scaglie mediante resina epossidica e/o consolidamento mediante silicato di etile;
- operazione di pulitura con impianto di idropulitrice ad acqua calda a bassa pressione e /o lavaggio con acqua distillata e spugna;
- pulitura chimico fisica mediante impacchi in polpa di cellulosa e successiva estrazione di sali solubili mediante applicazioni di acqua demineralizzata in sospensione con carta assorbente e/o similari nelle zone dove sono presenti le croste detritiche e le patine più estese;
- operazioni di rimozione con mezzi meccanici, manuali e/o strumentazioni di precisione dove sono presenti le alveolizzazioni del travertino;
- operazioni di stuccatura finale con malta idonea sul paramento murario in travertino;
- operazione di macrostuccatura nei casi di mancanza o integrazione in pietra;
- revisione cromatica e trattamento superficiale per la equilibratura delle stuccature e dei paramenti lapidei;
- trattamento protettivo impermeabilizzante di elementi lapidei;
- trattamento finale di disinfestazione mediante biocidi a lento rilascio per prevenire la formazione di micro e/o macroflora.