Affresco di Castel d'Arno Elenco di tutti i mecenati di Affresco di Castel d'Arno

Anno 2022

Il bene prima dei lavori

Storia

Castel d'Arno, piccolo borgo fortificato già dal 1059, sorge nell'area dell'antica città umbro etrusco-romana di Arna sorta tra il V e il IV secolo a.C.. Il toponimo deriva dalla radice arn che significa "corrente del fiume"; infatti la città sorgeva tra due grandi corsi d'acqua, il Tevere ed il Chiascio, e nella zona scorre un piccolo torrente denominato Rio d'Arno.

Il castello ha mantenuto nel tempo la sua funzione di avamposto strategico a controllo della sottostante strada Salara Fabrianese, che congiungeva Gualdo Tadino ad Ancona. Nel 1461 vi si fermò a riposare papa Pio II, febbricitante, mentre si recava ad Ancona, con il suo seguito e la sua scorta armata.

Tra il XVI ed il XVII sec., Castel d'Arno divenne covo di banditi e briganti, capeggiati dal celebre Francesco Alfani che ne fece la sua roccaforte e, come altri luoghi nella zona, fu teatro di episodi di banditismo che si protrassero fino a metà Ottocento.

Sulla controfacciata della porta d'ingresso del castello sono i resti di un affresco raffigurante una Madonna con Bambino e le sante Lucia e Caterina d'Alessandria, forse attribuibile al pittore perugino Giovanni Battista Caporali (1476 - 1560). Dalla parte più alta del castello, si gode un gradevole panorama sulla valle del Chiascio e in lontananza sui monti Martani.

Intervento

L'affresco è esposto agli agenti atmosferici, ed ha subito e subisce le esfoliazioni nonché le alterazioni cromatiche su tutta l'area affrescata.

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La superficie pittorica si presenta molto lacunosa, con ampie zone di caduta sia di strati preparatori con le pietre della muratura a vista.

La superficie pittorica è poco leggibile per la presenza di sedimentazioni.

Descrizione Intervento

L'intervento previsto per il restauro si potrà attuare con le seguenti fasi:

  1. Studi preliminari sull'intero affresco;
  2. documenazione fotografica,
  3. saggi per la messa a punto dell'intervento;
  4. pulitura della superficie pittorica, messa in sicurezza delle parti a rischio caduta;
  5. consolidamento, adesione e coesione degli strati preparatori;
  6. stuccature di profondità e superficiali;
  7. reintegrazione pittorica e protezione finale.

Resoconto economico

Erogazioni ricevute: € 12.010,00

Valore stimato dell'intervento: € 12.000,00

Erogazioni ricevute: € 12.010,00

Situazione al 10 ottobre 2023


POSIZIONE DEL BENE